Attraverso la modellazione dell’argilla, possiamo esprimere le
nostre emozioni,
quelle per le quali non troviamo parole.
Le immagini interiori prendono una forma concreta che possiamo osservare
dall’esterno.
L'argilla contiene le memorie del pianeta, è testimone dei
cicli della vita ed è intimamente collegata ai 4 elementi: è formata da
TERRA e ACQUA, è essiccata dall'ARIA e viene consolidata dal FUOCO. Nella
sua modellazione interviene un quinto elemento: la nostra vibrazione
connessa allo stato d’animo del qui e ora.
Le nostre emozioni restano impresse nell’argilla e si rivelano nelle forme, nella texture, nei pieni e nei vuoti, nel gesto che guida il nostro modellare. Le immagini interiori diventano tangibili.
Plasmare l’argilla, è un linguaggio simbolico che ci coinvolge sotto il profilo cognitivo, emozionale e sensoriale.
Le leggi che governano il comportamento di questa materia sono una metafora della psiche umana.
Le nostre emozioni restano impresse nell’argilla e si rivelano nelle forme, nella texture, nei pieni e nei vuoti, nel gesto che guida il nostro modellare. Le immagini interiori diventano tangibili.
Plasmare l’argilla, è un linguaggio simbolico che ci coinvolge sotto il profilo cognitivo, emozionale e sensoriale.
Le leggi che governano il comportamento di questa materia sono una metafora della psiche umana.
L’argilla può essere trasformata infinite
volte, secondo la nostra volontà; solo quando cessiamo di
lavorarla, si secca e si cristallizza nell’ultima forma presa. Tuttavia,
nutrendola con l’elemento vitale che ha perso, l’acqua,
riacquista la sua plasticità e torna ad essere
modellabile.
Le crepe sono le ferite dell’argilla: appaiono nel tempo dell’essiccazione, se ha incorporato qualcosa di estraneo alla sua natura oppure quando non è stata impastata a sufficienza e non ha avuto il tempo di integrare tutti gli elementi di cui è composta, di farne una sintesi.
Nella fase del fuoco, la pazienza è essenziale.
La temperatura del forno deve salire in modo lento e costante fino a raggiungere quella finale che consolida la forma e rende la creazione stabile e durevole. Il calore del fuoco deve avvolgere il pezzo a poco a poco e in modo omogeneo, altrimenti la creazione si deforma o rischia di esplode nel forno alchemico della trasformazione.
Le crepe sono le ferite dell’argilla: appaiono nel tempo dell’essiccazione, se ha incorporato qualcosa di estraneo alla sua natura oppure quando non è stata impastata a sufficienza e non ha avuto il tempo di integrare tutti gli elementi di cui è composta, di farne una sintesi.
Nella fase del fuoco, la pazienza è essenziale.
La temperatura del forno deve salire in modo lento e costante fino a raggiungere quella finale che consolida la forma e rende la creazione stabile e durevole. Il calore del fuoco deve avvolgere il pezzo a poco a poco e in modo omogeneo, altrimenti la creazione si deforma o rischia di esplode nel forno alchemico della trasformazione.